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La crisi economica con cui l'Italia è ancora alle prese impone al sindacato di rispondere a problemi e temi nuovi. Il sindacato riformatore, secondo la tesi dell'autore, deve affrontare in particolare tre sfide. La sfida per un nuovo welfare efficace, efficiente e realmente includente di tutte le generazioni. Un sistema basato sempre più su due pilastri, pubblico e complementare, che rafforzi e tuteli la previdenza pubblica sottoposta in questi anni a giganteschi prelievi di risorse e che sviluppi la previdenza completare e sanitaria, strutture che in questi anni hanno dato buona prova di sé. La sfida per un nuovo fisco, fondato su un robusto taglio delle tasse a lavoratori, pensionati e imprese, unica via per far tornare a crescere l'economia italiana con benefici per il sistema produttivo e per riassorbire i drammatici livelli di disoccupazione attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro. Un sistema fiscale equo che sappia meglio distribuire la ricchezza tra i cittadini è condizione decisiva per la crescita economica e sociale. La sfida per una nuova politica, finalmente, bonificata dagli sprechi, dagli eccessivi costi, e che restituisca capacità di governo alle istituzioni attraverso una loro riorganizzazione e riduzione. Dalla buona politica passa la tutela dei diritti dei più deboli e il sindacato, da posizione di indipendenza, deve dare un forte contributo per affermare una politica nuova. Introduzione di Mimmo Carrieri.